Anafase


A quel tempo tu stavi, sicura di te, della tua logica,
guidando e parlando ininterrottamente
ed io, che gi non ti ascoltavo pi, (come ipnotizzato),
seguivo gli occhi che seguivano i colori,
i raggi elettrici della citt
Chiss cos' quel moto che ci unisce e ci divide,
e quel parlare inutilmente delle nostre incomprensioni,
di certi passeggeri malumori
Amata solitudine,
isola benedetta
A quel tempo di te, amavo il tuo pensiero logico
e quella linea perfetta del baciare,
la simmetria delle tue carezze;
vivificato dal chiarore vibrante di sapore:
scintilla di una mente universale
Ero in te come un argomento del tuo amore sillogistico,
conclusione di un ragionamento
Ma mi piaceva essere cos,
avviluppato dai tuoi sensi artificiali
Ora sono come fluttuante
Amata solitudine,
isola benedetta
Cos finita, mi stacco da te, da solo continuo il viaggio
Rivedo daccapo il cielo colorato di sole, di nuovo vivo







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