(dall'omonimo romanzo di CEGadda)
Lei si stup? e rest? arresa alla brutalit? di un impeto infernale
che lui rigurgit? con abominevole irascibilit? rituale
(E' un bravo figlio, ma no non ? facile capacitarsene
Una madre pu?, con l'amore formidabile che ? in lei)
Poi sbianc? e casc? nell'impossibilit? di muoversi o parlare,
gli occhi in fissit? sull'indefinibile abisso di afflizione universale
(E' un bravo figlio, ma no non ? facile capacitarsene
Una madre pu?, con l'amore formidabile che ? in lei)
Lenta un giorno apparir?, rossa piaga apparir?,
la cognizione di un dolore miserevole
E lenta un giorno crescer?, e cancrena si far?,
la cognizione di un dolore deprecabile
E lenta un giorno fiorir?, e tumore diverr?,
la cognizione del dolore
E pi? grande di ogni colpa avr? inviolabile sovranit?
su chi non potr? pi? vivere felice, mai
E pi? d'ogni colpa porter? al verdetto della verit?:
"pagherai scrivendone"