Grido A Roma


Perché non c'è più chi divide il pane e il vino,
Né chi coltivi erbe in bocca al morto,
Né chi sappia aprire I lini del riposo,
Né chi pianga per le ferite degli elefanti
Non c'è che un milione di fabbri
Che forgiano catene per I bambini del futuro
Non c'è che un milione di carpentieri
Che fanno bare senza croce
Non c'è che una folla di lamenti,
Le vesti aperte alla pallottola
Ma il vecchio dalle mani trasparenti
Dirà: amore, amore,
Acclamato da milioni di moribondi;
Dirà: amore, amore, amore,
Nel tessuto tremante di tenerezza;
Dirà: pace, pace, pace,
Fra brividi di coltelli
Perché vogliamo il pane di ogni giorno,
Fiore d'ontano ed eterna tenerezza sgranata
Perché vogliamo che si compia la volontà della Terra
Che per noi tutti ha frutti da donare







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