Vivo Di Che?


Dedicata a Teddy
Ma perch? essere qui ? molto,
perch? sembra che tutto ci? che ? qui
abbia bisogno di noi:
questo fugace che stranamente ci concerne
Di noi, i pi? fugaci Ogni cosa una volta,
solo una volta Una volta e mai pi?
E noi pure una volta Un'altra mai pi?
Ma questo essere stati una volta,
anche solo una volta, essere stati terreni,
sembra irrevocabile
Qui ? il tempo del dicibile,
qui la sua patria Parla e proclama
Pi? che mai precipitano le cose,
di cui potremmo avere esperienza
Un fare sotto croste, che presto si infrangono
Tra i magli resiste il nostro cuore,
come la lingua tra i denti,
sempre pronta alla lode
Terra non ? questo che vuoi:
invisibile emergere in noi?
- Non ? il tuo sogno essere una volta invisibile? -
Terra! Invisibile!
Terra, cara, io voglio
Senza nome, senza nome
Vedi, io vivo, di che
Vedi, io vivo, di che
“… Se pur gridassi,
chi m'udrebbe dalle gerarchie degli angeli?
E se uno mi stringesse d'improvviso al cuore,
soccomberei per la sua troppo forte presenza
Perch? nulla ? il bello,
se non l'emergenza del tremendo:
forse possiamo reggerlo ancora, ed ammirarlo anche,
perch? indifferente non degna distruggerci
Ognuno degli angeli ? tremendo
E mi trattengo cos?,
e inghiotto l'appello d'oscuri singulti
Ah! chi possiamo allora chiamare in aiuto?…”







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