La Ballata del Disoccupato


Nelle pagine del mio diario
Il ricordo di un lavoro precario
Tutti dicono porta pazienza
Tira la cinghia e arrangiati senza

Mi hanno detto di darmi da fare
Fatti conoscere, continua a sperare
La speranza però non si mangia
E va a finire che uno si arrangia

Non siam riusciti a mangiare un?idea
Abbiam fallito il colloquio all?IKEA
Mille attestati e una laurea in tasca
Abbiam capito che questo non basta

Inoccupati e rami tagliati
Che invidian pure i cassintegrati
Giovani e vecchi in mezzo ai tormenti
Poche speranze e licenziamenti

I mestieri più antichi del mondo
Son per la gente che ha toccato il fondo
Son per quelli che hanno accettato
l?inarrestabile legge del mercato

non vorrei leggere sul mio diario
di una puttana e di un mercenario
ma per tornare quello di prima
mi son comprato una carabina

non aspettare la manna dal cielo
trova il tuo orgoglio inventati un lavoro
Se prima ero triste e sgomento
ora guadagno ammazzando a pagamento

alle giostre vincevo quaglie
ora cadono come foglie
per me non sono persone innocenti
ma commissioni dei miei clienti







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